In una remota regione del Bangladesh meridionale un progetto sostenuto da padre Franco Cagnasso offre un’istruzione ai ragazzi della minoranza marma, vittima di discriminazioni e abusi
In Bangladesh gli stipendi delle fabbriche di abbigliamento non permettono ai lavoratori di accedere alle cure mediche. L’imprenditore sociale Saif Rashid sta provando a cambiare questa situazione di precarietà con alcuni minimarket che vendono alimentari a prezzi scontati e permettono agli operai di accumulare punti con cui ottenere una copertura sanitaria gratuita
Padre Franco Cagnasso: «Dopo ormai due anni siamo in una situazione di stallo. E chi ha paura sono gli aborigeni che vivono nell’area a nord di Cox Bazar, che temono di perdere ulteriormente le loro terre»
L’iniziativa, nata nel 2007, si deve a padre Franco Cagnasso. Per molti ragazzi che vengono dalle zone più remote del Paese il programma è diventato un punto di riferimento nel caos di Dhaka
Mal di testa, bruciature, allergie, dolori alle mani, alle gambe, alle ginocchia e alla schiena: questi i disturbi denunciati dal 61% degli intervistati nelle fabbriche del distretto di Savar, dove si produce anche per le grandi marche della moda
Lo stesso Paese in cui oltre 24 milioni di persone vivono tuttora in povertà assoluta è al quinto posto nel mondo per il tasso di crescita di miliardarI. Dietro a India, Nigeria, Congo ed Etiopia
Il 30 dicembre il Paese andrà al voto dopo cinque anni di dominio assoluto dell’Awami League. Come andrà a finire? L’opposizione sembra debolissima, ma alcuni sostengono che si sia defilata per sfuggire ai maltrattamenti
Nell’area industriale alla periferia di Dacca, padre Gian Paolo Gualzetti svolge un apostolato molto particolare, di vicinanza e sostegno ai giovani operai spesso costretti a lavori estenuanti, insicuri e malpagati