Per il 18 agosto è attesa la sentenza del Tribunale internazionale per il Libano sulla strage in cui nel febbraio 2005 fu ucciso l’allora primo ministro. Con quattro miliziani di Hezbollah sul banco degli imputati. La posta in gioco di una settimana decisiva per il Libano che fa i conti con le ferite che la gigantesca esplosione del 4 agosto ha reso ancora più profonde
La tragedia con cui il Libano si trova a fare i conti in queste ore è inseparabile dall’appello lanciato nel mezzo della crisi del patriarca maronita Bechara Rai a salvaguardare la neutralità del Paese. Unica garanzia per il volto plurale di Beirut, sfregiato negli anni dai potentati locali che l’hanno trasformata nel retrobottega dei propri progetti egemonici