«Nella nostra Regione dell’Estremo Nord c’era molta apprensione per paura di qualche attentato con bambini kamikaze, ma, per grazia di Dio, non è successo niente di così grave». Nel mondo c’è chi comincia l’anno scolastico così.
Circa 3 milioni di profughi e sfollati stanno affrontando una grave crisi umanitaria nel bacino del lago Ciad, che rischia di sparire nei prossimi quindici anni. Popoli in fuga da siccità e conflitti
L’Italia è sconvolta per l’omicidio di Emmanuel Chidi Namdi a Fermo, frutto del clima sempre più preoccupante di intolleranza nei confronti dei richiedenti asilo africani. Ma nello sdegno per questo episodio si rischia di dimenticare che il primo protagonista di questa storia è l’indifferenza di fronte alle violenze di Boko Haram
Un rapporto dell’Action on Armed Violence riferisce che l’anno scorso il numero di vittime e feriti tra la popolazione civile di tutto il mondo è salito a 33.307. Un dato che coinvolge 64 Paesi e che è cresciuto negli ultimi quattro anni del 54 per cento.
Oggi cadono i 500 giorni dal rapimento delle oltre studentesse di Chibok, tuttora nelle mani di Boko Haram. Per l’occasione una videoanimazione dell’agenzia francese Afp riassume in pochi tratti essenziali la situazione della Nigeria