Sono oltre 40 mila e sono fuggiti da Boko Haram. Una tragedia umanitaria a cui cerca di rispondere fratel Fabio Mussi, missionario del Pime nell’Estremo Nord del Camerun. Ma ha bisogno anche del nostro aiuto
Padre George Palliparambil, missionario del Pime, indiano, sta terminando il mandato come superiore regionale negli Stati Uniti. Ma non ha mai lasciato del tutto il Camerun, che continua a ispirarlo.
Mentre l’Estremo Nord fa i conti con Boko Haram e l’Est con la presenza di migliaia di profughi centrafricani, la situazione precipita anche nelle regioni occidentali con un’escalation di uccisioni, rapimenti e sfollati
Carissimi, oggi inizia questa avventura che ci vedrà insieme per tutto il 2019. Sono Francesca, volontaria dell’Associazione Laici Pime, e da due anni vivo a Yagoua, nell’Estremo Nord del Camerun.
Francesca Bellotta, volontaria dell’Associazione Laici Pime, racconta il percorso che l’ha portata in Africa. E il suo impegno quotidiano per i più svantaggiati nella regione minacciata da Boko Haram
Un centro di eccellenza cardiochirurgico nella foresta del Camerun. Qui adulti e bambini con patologie cardiache hanno l’opportunità unica di poter sopravvivere. Grazie anche a una rete di solidarietà
Fratel Fabio Mussi sulla situazione nell’Estremo Nord del Camerun. Dove i profughi in fuga da Boko Haram continuano ad arrivare, anche se da noi le loro violenze non fanno più notizia. Profughi che la Fondazione Pime Onlus sta continuando a sostenere attraverso la campagna «Educazione, cantiere di pace»
Nonostante l’allarme lanciato negli scorsi mesi, nell’Estremo Nord del Camerun circa tre milioni di persone stanno soffrendo la fame. L’impegno di padre Danilo Fenaroli per far fronte all’emergenza. E il Pime lancia un progetto di emergenza per sostenere la popolazione