«Vorrei ringraziare San Charles de Foucauld, perché la sua spiritualità mi ha fatto tanto bene quando studiavo la teologia, un tempo di maturazione e anche di crisi». Queste le parole di Papa Francesco che, questa mattina, prima dell’Udienza generale, ha ricevuto i membri dell’Associazione Famiglia Spirituale Charles de Foucauld, a Roma per la canonizzazione, avvenuta domenica scorsa
C’è anche un piccolo gruppo di cristiani venuti dall’Algeria in piazza San Pietro per la celebrazione in cui Charles de Foucauld viene proclamato santo insieme ad altri nove. Un piccolo ma significativo segno di una Chiesa che continua a testimoniare il “vivere-con” accanto ai fratelli musulmani
Domenica 15 maggio, Charles de Foucauld viene proclamato santo a Roma. Un’icona della fratellanza universale che dal deserto dell’Algeria diffonde un messaggio di fraternità al mondo intero. “Mondo e Missione” gli ha dedicato numerosi articoli e approfondimenti. E una mostra che sarà esposta nella basilica di San Giovanni in Laterano nel fine settimana del 14 e 15 maggio
In vista della canonizzazione di Charles de Foucauld, uno spettacolo di parole e musica per conoscere la spiritualità del “Fratello universale”. Appuntamento domani 10 maggio, alle ore 21, nel Quadriportico della Basilica di Sant’Ambrogio a Milano
Cyprien e Daphrose Rugamba vennero uccisi nel 1994 insieme a sei dei loro 10 figli durante il genocidio dei tutsi. La scorsa settimana a Kigali si è conclusa la fase diocesana del processo di beatificazione. Il racconto di chi li ha conosciuti: “Predicavano la pace e distribuivano affetto ai più bisognosi”
Padre Silvano Zoccarato, missionario del Pime che ha vissuto dieci anni in Algeria, si interroga sull’attualità del messaggio del “fratello universale” che sarà proclamato santo quest’anno