Come guarda un missionario nell’Algeria di oggi alla futura canonizzazione di Charles de Foucauld annunciata ieri dal Vaticano? Padre Piero Masolo, missionario del Pime ad Algeri, per l’occasione gli ha scritto una lettera…
Oggi il Vaticano ha reso noto il riconoscimento del miracolo che porterà alla canonizzazione del «fratello universale». Riproponiamo un testo di Antonella Fraccaro, delle Discepole del Vangelo, che in occasione del centenario della sua morte così riassumeva alcuni punti della sua grande eredità
Nel Sud dell’Algeria la presenza cristiana è esigua. Così la Famiglia spirituale di Charles de Foucauld ha lanciato un appello a laici e religiosi che abbiano il desiderio di vivere nell’eremo dove il «fratello universale» visse alle porte del deserto
Fin dagli anni in cui lavorava della Curia di Pio XII il futuro Paolo VI coltivò la stima e la conoscenza della famiglia religiosa di Charles de Foucauld. Da Papa le incontrò sulla Via Dolorosa a Gerusalemme, ma andò anche in vista da loro all’abbazia delle Tre Fontane a Roma. Piccola sorella Maddalena ha scritto: «Non è stato solo il Papa di tutta la Chiesa ma è anche colui che ci ha protette e difese nonostante tutti i venti contrari»
Piccola sorella Rita-Irene di Gesù vive nelle «case bianche» di via Salomone da dove papa Francesco il 25 marzo inizierà la sua visita a Milano. «Come tutti, con tutti» ha detto raccontando lo stile della loro presenza all’Assemblea missionaria diocesana a Milano
Il 1° dicembre 2016 cadrà il centenario della morte di Charles de Foucauld. Per l’occasione la Chiesa di Algeria sta organizzando delle celebrazioni per ricordare l’esperienza di un uomo che resta una figura esemplare anche per il mondo d’oggi.