Con il Piano Mattei e il Summit di Roma, l’Italia cerca di riaprire un canale di collaborazione con il continente. Ma qual è la visione dell’Africa sul nostro Paese? Quali prospettive per un rapporto davvero paritario? Ne parliamo con lo storico Uoldelul Chelati Dirar. Ascoltalo anche in podcast
Tra le onorificenze al merito della Repubblica assegnate oggi dal presidente Mattarella la giovane fondatrice di una onlus per l’assistenza al parto in Kenya, don Tarcisio Moreschi fidei donum bresciano in Tanzania e i coniugi Martino, che hanno trasformato il dolore per la morte di un figlio in un incidente ferroviario in una speranza per il Burundi
Il governo di Boris Johnson ha annunciato l’intenzione di ridurre la quota del Pil del destinata alla Cooperazione internazionale (che era la più alta tra i Paesi del G7). L’appello del cardinale Nichols: «Sarebbe un passo retrogrado. Non facciamo pagare ai Paesi più poveri la crisi»
Sono entrambi africani i vincitori di “ICT for Social Good”, che oggi a Milano ha premiato i migliori progetti di innovazione sociale nel Sud del mondo attraverso le nuove tecnologie. Ma alla vincitrice nigeriana è stato negato il visto per ritirare il premio. Paradossi italiani di una cooperazione con l’Africa che procede in modo schizofrenico.
Alla conferenza Italia-Africa che si è svolta alla Farnesina questa settimana non è stato invitato nessun esponente delle associazioni. Eppure il premier ha detto che quello che caratterizza l’identità dell’Italia è «la più grande rete di associazionismo e volontariato che ha oggi l’Unione europea».
La visita del presidente della Repubblica alla sede di Mbalmayo dell’associazione fondata da don Francesco Pedretti: «L’arte, l’istruzione, la cultura, come strumenti per avvicinare popoli e Stati»
In 500 scuole italiane tra il 22 e 28 febbraio si celebra la seconda Settimana scolastica della cooperazione internazionale: sette giorni di eventi in 15 regioni diverse voluti dal Ministero e da alcune Ong per approfondire temi d’integrazione e di economia globale e dare ai ragazzi gli strumenti per costruire collettività ampie a livello mondiale.