Padre Andrea Lembo da Tokyo: «L’isolamento non è una situazione nuova per i cristiani giapponesi, fu così anche al tempo delle persecuzioni. E oggi come allora la fede va avanti nelle famiglie. Se guardo però al mondo mi spaventa chi in questa emergenza guarda solo alla salvezza del suo Paese e pensa a questo virus come a qualcosa portato da chi non è dei nostri. Ricordiamoci che il Vangelo parla di una salvezza donata da uno straniero a tutti»
«Siamo un Paese dove i malati si prendono in carico fino allo sfinimento». Così mi diceva un amico, in un messaggio vocale inviatomi dopo il turno di notte in un ospedale lombardo. Come è diverso qui in Cambogia. Non voglio piangermi addosso. Voglio però esaltare una cultura dell’accesso alle cure per tutti che va custodita, promossa, votata
Cresce la preoccupazione nelle Filippine per il diffondersi dell’epidemia, che è arrivata anche a Mindanao. L’appello del presidente della Conferenza episcopale: «Non dimentichiamoci dei poveri in questa emergenza»
Si chiama «Scudo Gel igienizzante» ed è un germicida basato su prodotti naturali associati all’alcol. E una parte degli utili va alla Fondazione Dalit che in Bangladesh sostiene progetti socio-sanitari per i «fuori casta». Perché anche l’esclusione sociale è un virus da combattere
Sono 121 i casi di coronavirus registrati in 12 di Paesi africani. Due i morti, un’anziana marocchina rientrata dall’Italia e un turista tedesco in Egitto. L’Africa sarebbe “immune” al coronavirus? O è solo una questione di tempo? Intanto, solo oggi un aereo del Sudafrica riporterà a casa 122 cittadini sudafricani rimasti bloccati a Wuhan
L’emergenza Coronavirus ha riportato davanti agli occhi di tutti in queste ore la situazione drammatica delle carceri in Italia. Un modo per sostenere chi opera per rendere più umani questi luoghi viene dall’uovo di Pasqua del Pime che quest’anno è realizzato dai detenuti di Ragusa e Venezia. Acquistandolo on line si aiutano i carcerati in Italia e nello stesso tempo si sostiene l’opera dei missionari del Pime del mondo
L’emergenza in Italia vista dalla Cambogia: «Prego con la mia gente, tanta o poca. Ci proviamo, perché siamo un corpo solo. Anche a distanza, separati da migliaia di chilometri. Siamo un corpo solo»
L’epidemia sta entrando in maniera sempre più allarmante anche nei Paesi dove si concentrano il numero più alto di rifugiati nel mondo. Cioè quelli che da casa loro sono stati costretti a scappare. Come sta già cambiando la vita a queste persone già provate dalla sofferenza?