Niente veglia a Victoria Park e nemmeno Messe di suffragio per le vittime della repressione di Pechino 34 anni fa. Le autorità minacciano il pugno di ferro contro «atti che mettano in pericolo la sicurezza nazionale». L’incontro in carcere con Lee Cheuk-yan, che per anni è stato l’anima delle commemorazioni: «Anche dietro le sbarre resta un uomo libero e forte»