E dunque che ci faccio io, prete, in questo «tuffarsi nella lingua» che è la scuola? L’ho capito ieri grazie a un’intuizione sopraggiunta mentre in moto rientravo a Kompong Cham dal giro delle Messe
Senza gli abbracci, i sorrisi dal vivo, l’incontro di persona la vita può solo fermarsi o regredire. Dobbiamo trovare il coraggio di incontrarci come prima e meglio di prima
Questo cerchiamo di fare qui in Cambogia, attraverso la prima, la seconda, la terza e, forse, la quarta scuola: favorire una trasformazione interiore dell’io attraverso il noi della scuola.