Nell’anniversario del massacro di Addis Abeba cominciato il 19 febbraio 1937, alcune iniziative cercano di fare luce su una pagina oscura e “dimenticata” della storia coloniale italiana
Dopo due anni di guerra sanguinosissima, la regione più settentrionale dell’Etiopia ha ritrovato finalmente un po’ di stabilità, che ha permesso anche agli aiuti umanitari di arrivare alla popolazione stremata. L’impegno dei salesiani e del Vis
Riprendono oggi a Nairobi i colloqui tra le parti in conflitto, dopo la firma di un accordo di pace lo scorso 2 novembre a Pretoria. Intanto, però, nella regione del Tigray non cessano le violenze e la crisi umanitaria, aggravata dalla siccità, si fa sempre più grave
Fermato all’aeroporto di Asmara, il vescovo cattolico di Saganèiti è stato “trattenuto” dalle forze dell’ordine eritree senza specificarne le ragioni. Precedentemente arrestati anche due preti. Intanto, si rafforza l’impegno militare dell’Eritrea in Tigray
Papa Francesco ha nuovamente lanciato un appello per metter fine al terribile conflitto che sta devastando l’Etiopia e in particolare per la gravissima crisi umanitaria che si aggrava di giorno in giorno e che affligge ormai milioni di persone
Papa Francesco ha di nuovo lanciato un appello affinché «questo sia un tempo di fraternità e di solidarietà in cui dare ascolto al comune desiderio di pace». Ma dall’Etiopia continuano ad arrivare notizie di guerra mentre si aggrava la crisi umanitaria
Il conflitto nella regione del Tigray, scoppiato a inizio novembre, ha provocato una crisi umanitaria catastrofica. E ha riaperto vecchie e nuove tensioni, che rischiano di esplodere anche a livello regionale