La cooperazione italiana supporterà il governo dell’Etiopia con un intervento da 12 milioni di euro per rafforzare la capacità di resistenza alla siccità nelle aree rurali.
Autobus carichi di frutta e verdura freschi provenienti dall’Etiopia arrivano due volte alla settimana a Gibuti, per essere venduti sui mercati locali. Eppure il più grande Paese del Corno D’Africa sta soffrendo una terribile carestia, con 18 milioni di persone a rischio malnutrizione. Una contraddizione che evidenzia la doppia velocità di una delle economie più in crescita del continente.
Scarsità di acqua e di cibo. Il bestiame che muore. I prezzi del riso, del mais e del sorgo lievitati del 30-40%. E ancora niente acqua. La siccità in Etiopia va avanti da giugno del 2015, con conseguenze sempre più drammatiche, racconta a Mondo e Missione Silvia Testi, responsabile dell’Ufficio Africa di Oxfam Italia.
A pochi giorni dalle esecuzioni che hanno rinfocolato lo scontro tra sunniti e sciiti, l’Arabia Saudita ha compiuto una nuova esecuzione capitale: Jinat Farid, una donna immigrata etiope accusata di omicidio, è stata messa a morte a Taif. La sua è la cinquantesima esecuzione capitale in appena dieci giorni
Secondo le Nazioni Unite è la crisi alimentare peggiore degli ultimi trent’anni. Già 8,2 milioni di persone sono denutrite, potrebbero essere 22 milioni a inizio 2016. Aumentati di un terzo i prezzi del mais.