Un romanzo della scrittrice Inga Gaile racconta gli anni Trenta in Lettonia, quando la dittatura abbracciò l’idea dell’eugenetica e dell’ultranazionalismo. Idee che a inizio Novecento dilagano non solo in Europa, ma arrivano anche nelle colonie che diventano terra di studio per i sostenitori dell’“igiene razziale”
Elvira Hempel, internata in istituto e poi in manicomio, è sopravvissuta alla ferocia dell’eugenetica nazista. Ora la sua storia è diventata un libro, alla vigilia della Giornata della Memoria del 27 gennaio