Secondo la Fao, «oltre 17 milioni di persone» rischiano di morire di fame in Africa orientale. Tra le cause, siccità, guerre e land grabbing. Ma anche il colpevole ritardo dei governi e delle organizzazione umanitarie. Che in Somalia, però, non possono ancora mettere piede
In una lettera pastorale sulle drammatiche condizioni del Paese l’annuncio del possibile viaggio di Francesco in un’altra realtà africana sfigurata dalla guerra: «La sua presenza aprirebbe gli occhi del mondo sulla situazione qui»
L’Indice globale della fame presentato oggi evidenzia alcuni segnali positivi nella lotta alla malnutrizione, ma il numero di affamati nel mondo resta inaccettabilmente alto ed entro il 2030 sarà impossibile arrivare all’obiettivo “Fame Zero”.
Una campagna internazionale chiede ai governi misure concrete per rendere effettiva la “decade” contro la malnutrizione proclamata dalle Nazioni Unite dal 2016 al 2025.
Le rivolte per il cibo in Venezuela mettono in luce quanto sia grave non avere non avere niente da mangiare. Ma, sul lungo periodo, c’è una soluzione semplice per risolvere il problema della fame nel mondo. È il classico uovo di colombo: l’atomo. È più o meno questo l’incipit di un articolo pubblicato questo settimana su Eniday, la testata di informazione online di Eni, dedicato alla lotta alla fame.
Nelle Filippine ci sono un milione di persone a rischio fame. La Fondazione Pime Onlus ha deciso di aprire una raccolta di emergenza a favore della parrocchia dell’Arakan, a Mindanao
Lunedì 13 giugno il Papa andrà visiterà l’ufficio di Roma del Programma alimentare mondiale. Nel Giubileo della Misericordia Francesco punta l’attenzione sul “dar da mangiare agli affamati” come responsabilità di tutti.
In occasione del Ramadam, il Programma alimentare mondiale ha lanciato una nuova versione in arabo di Share the meal, l’applicazione che permette di donare un pasto a un bambino che soffre la fame attraverso lo smartphone.