Tra i tanti bilanci di questi giorni l’unico che non abbiamo sentito è quello sugli impegni altisonanti presi sulla lotta alla fame. Proprio mentre a causa di un fenomeno climatico come El Niño un’ampia regione del mondo sta vivendo l’emergenza alimentare più grave degli ultimi anni
Autobus carichi di frutta e verdura freschi provenienti dall’Etiopia arrivano due volte alla settimana a Gibuti, per essere venduti sui mercati locali. Eppure il più grande Paese del Corno D’Africa sta soffrendo una terribile carestia, con 18 milioni di persone a rischio malnutrizione. Una contraddizione che evidenzia la doppia velocità di una delle economie più in crescita del continente.
Secondo le Nazioni Unite è la crisi alimentare peggiore degli ultimi trent’anni. Già 8,2 milioni di persone sono denutrite, potrebbero essere 22 milioni a inizio 2016. Aumentati di un terzo i prezzi del mais.
Senza pace, mettere fine alla povertà e alla fame entro il 2030 non sarà possibile. È la conclusione cui giunge l’Indice mondiale della fame presentato oggi.