La denuncia di Francesco: «È un paradosso che buona parte degli 820 milioni di persone che soffrono per la malnutrizione siano contadini delle aree rurali che si dedicano alla produzione di alimenti»
Nonostante tutte le promesse la fame nel mondo non scende più. Anzi: accelera la sua crescita. Lo dice il nuovo rapporto della Fao, che stima in circa 821 milioni le persone che nel mondo soffrono la fame. E balzano agli occhi sempre di più gli effetti del cambiamento climatico
L’indice globale della fame presentato oggi rintraccia nelle disuguaglianze le cause profonde della malnutrizione. Il 16 ottobre il Papa alla Fao parlerà del nesso fra migrazioni ed emergenza alimentare e ribadirà che la fame non è una fatalità
Oggi è la giornata mondiale dell’alimentazione, sul tema del rapporto fra produzione di cibo e cambiamenti climatici. Intanto all’Aia la più grande multinazionale che produce OGM e pesticidi finisce sotto processo, anche se morale.
Nel messaggio per la giornata mondiale dell’alimentazione di domenica 16 ottobre, Papa Francesco mette in guardia dal delirio di onnipotenza che porta a modificare piante e alimenti senza tener conto della natura delle sue regole.
Le rivolte per il cibo in Venezuela mettono in luce quanto sia grave non avere non avere niente da mangiare. Ma, sul lungo periodo, c’è una soluzione semplice per risolvere il problema della fame nel mondo. È il classico uovo di colombo: l’atomo. È più o meno questo l’incipit di un articolo pubblicato questo settimana su Eniday, la testata di informazione online di Eni, dedicato alla lotta alla fame.