La discussione di ieri tra i Paesi più industrializzati non è andata oltre un aumento dei fondi per l’acquisto di dosi che non si sa quando arriveranno davvero. Intanto i dati dicono che su 200 milioni di dosi il 45% è stato iniettato nei Paesi del G7, che contano appena il 10% della popolazione globale. Mentre al WTO resta il muro sulla questione della condivisione dei brevetti
Ripetiamo che «nulla sarà più come prima». Ma l’esperienza drammatica del Coronavirus può diventare l’occasione per adottare quello stile di vita più sostenibile e fraterno a cui già l’enciclica «Laudato Sì» ci richiamava? È il tema del nuovo libro di Adriano Sella «Nel domani del virus» che verrà presentato domenica 20 settembre alle 14,30 al Centro Pime di Milano
Le dure parole del cardinale arcivescovo di Yangon, Charles Bo, ai funerali delle 172 vittime della frana nella miniera di giava, tra cui anche alcuni cristiani. Un affare da miliardi di dollari fondato su illegalità e corruzione favorite dalla guerra dimenticata tra l’esercito birmano e le milizie kachin
Dall’Università del Salvador un cartone animato per raccontare anche ai ragazzi di oggi chi è stato il grande arcivescovo ucciso nel 1980 per aver scelto di stare dalla parte degli ultimi
Richiesto un gesto di clemenza per l’ex colonnello Benavides, oggi settantaquattrenne, condannato per l’eccidio dei gesuiti dell’Università Cattolica, avvenuto nel 1989. «Dal nostro punto di vista il processo di verità, giustizia e riparazione è ormai compiuto»
A cinquant’anni dalla pubblicazione dell’enciclica di Paolo VI «Populorum Progressio» è chiaro che non è stato fatto a sufficienza per la giustizia internazionale e l’equa distribuzione delle risorse
Nel giro di una settimana Sudafrica e Burundi hanno avviato l’iter per uscire dalla Corte penale internazionale, il Gambia ha annunciato che lo farà e il Sudan ha ventilato una decisione in questo senso. Cosa succederà ora?
Giustizia sociale e cambiamenti climatici. Che rapporto lega clima e fame, ambiente e qualità della nutrizione? E sino a che punto tale rapporto si è deteriorato? Cosa è possibile fare ora? Mentre si apre la Conferenza di Parigi sul clima cinque domande e risposte con Adriana Opromolla (responsabile ambiente Caritas Internationalis)