Grazie alla sua testimonianza, per la prima volta lo stupro è stato riconosciuto come crimine di guerra e atto di genocidio. Oggi la ruandese Godelieve Mukasarasi continua ad aiutare le donne che hanno subito violenza, ma anche i figli che sono nati da quegli abusi
Una donna che si è vista massacrare la famiglia, un bambino sopravvissuto per miracolo, un volontario che non ha mai smesso di tornare nel Paese. A trent’anni dal genocidio dei tutsi, restano le ferite, ma anche tante esperienze di bene. Ascolta anche il PODCAST