Dopo tre mesi di guerra abbiamo finalmente capito che senza i cereali ucraini e russi buona parte del mondo oggi rischia la catastrofe umanitaria. Adesso potremmo cominciare a chiederci anche il perché. Alla vigilia di un nuovo importante vertice del Wto in programma a Ginevra dal 12 giugno che rischia ancora una volta di sancire un nulla di fatto sulla riforma delle regole di quei meccanismi globali che in nome del “libero scambio” penalizzano le agricolture dei Paesi a basso reddito
Il conflitto in Ucraina ha fatto schizzare alle stelle i prezzi delle materie prime, già gonfiati da pandemia e crisi energetica. Una tempesta perfetta che ha messo a rischio la sicurezza alimentare in vaste aree, dall’Africa al Medio Oriente