Scade oggi, 25 novembre, l’ultimatum del premier etiope Abiy Ahmed alle forze del Tigray. Ma qualunque sia l’esito – si teme un attacco al capoluogo Makallé – la situazione umanitaria è già catastrofica.
Nel Paese sconvolto da cinque anni di conflitto, Bachir Al Mohallal ha coinvolto gli abitanti dei villaggi in progetti di sviluppo dal basso. «Un modello che va coltivato anche per il futuro», spiega l’attivista
La fotografa che cerca bellezza tra le macerie e l’uomo che riscatta i nuovi schiavi: l’inviato di “Avvenire” a Tripoli racconta un’umanità viva. Un segno della Pasqua là dove regna il dolore
Una coppia di gemelli siamesi nati a Sanaa, capitale dello Yemen, necessita di cure urgenti all’estero, ma la chiusura dell’aeroporto a causa della guerra impedisce qualunque possibile spostamento per i neonati
Il vicario apostolico dell’Arabia meridionale, mons. Paul Hinder, sarà al Pime di Milano il 15 settembre: il dramma dello Yemen, i limiti della libertà religiosa, ma anche un laboratorio straordinario di cattolicità
Le proteste di piazza di questi giorni contro la legge sulle quote di lavoro per i discendenti dei reduci sono state la sfida più significativa alla premier Hasuna Wazed nell’ultimo decennio. E non è detto che il braccio di ferro sia finito
La dottrina della Chiesa oggi condanna ormai senza riserve «il possesso e la minaccia di usare le armi nucleari». Ma allora come dovrebbe comportarsi un cattolico che lavora in un settore legato a questi strumenti di morte? Sulla rivista «La Civiltà Cattolica» il teologo americano Drew Christiansen propone un termine di paragone interessante: il cammino di discernimento indicato per i divorziati risposati dall’esortazione apostolica di papa Francesco