Sono più di un milione e continuano ad aumentare ogni giorno. Sono i profughi del Sud Sudan che si sono riversati in Uganda. Viaggio nei campi che li accolgono nel Nord. Ai confini del nulla
Tre religiose comboniane, costrette a fuggire dal Sud Sudan, hanno raggiunto la loro gente nel campo profughi di Palorinya. Povere e precarie, sono segni preziosi di vicinanza e conforto
Le parole di papa Francesco alla preghiera per la pace in Sud Sudan e nella Repubblica democratica del Congo: «Quanta ipocrisia nel tacere o negare le stragi di donne e bambini! Il Signore aiuti tutti i piccoli e i poveri del mondo a continuare a credere e sperare che il Regno di Dio è vicino»
In una terra martoriata da un lungo conflitto suor Rosemay Nyirumbe ricostruisce la vita delle bambine vittime dei miliziani del Lra. Un segno di speranza a cui darà voce domani sera al Centro Pime di Milano
È la denuncia di padre Daniele Moschetti, comboniano, che interverrà mercoledì 4 ottobre alle 21, al Centro Pime di Milano. Per raccontare di un Paese in agonia, ma anche della possibilità di reagire dal basso
Murad, Fekri, Sabeer. Tre storie, lo stesso destino: la fuga dalla propria casa per la guerra, la lotta per sopravvivere in un Paese dove mangiare e bere è diventato un lusso.
Proprio nel giorno in cui ricorre il cinquantesimo anniversario della Guerra dei Sei giorni – con tutte le sue ferite ancora aperte – dalla Terra Santa una nuova storia sulla vita più forte di ogni barriera. Scuola di pace quotidiana per Israele e per la Palestina
Il dato agghiacciante dell’International Institute for Strategic Studies: nel 2016 sono state 23.000 le persone uccise nel Paese. Un dramma dimenticato di cui al Pime di Milano domenica 21 maggio parlerà padre Alejandro Solalinde, candidato al Premio Nobel per la pace