La pittura haitiana affonda le sue radici nel mondo degli schiavi e nel vudù, sentito come un elemento unificatore in grado di custodire la memoria delle origini africane, ma accoglie anche il cattolicesimo degli spagnoli e dei francesi e il protestantesimo americano
Lucy D’Souza Krone guarda a Dio, raffigurandolo con attributi femminili, che simboleggiano in particolare l’amore, quello di una madre per i suoi figli, e la misericordia, termine che nella radice ebraica richiama proprio il concetto di “viscere” e “grembo materno”