Dedito sia alla preghiera che all’arte, il brasiliano Claudio Pastro si è sempre definito un artista sacro per il desiderio di mostrare la bellezza di Dio a discapito dell’elemento umano
Che senso ha occuparsi di un’arte che abbellisce chiese ed edifici ma ignora la povertà? Come annunciare la Buona Novella e allo stesso tempo dare voce alle esistenze sfruttate e oltraggiate di milioni di persone?