In queste ultime settimane in tutto in Medio Oriente i numeri del Coronavirus sono tornati a salire. Tra i Paesi più colpiti l’Iraq con oltre 500 vittime nell’ultima settimana. E Omar Mohammed – il «Mosul Eye» che di nascosto raccontava on line le barbarie dell’Isis durante l’occupazione – denuncia: «Da Baghdad niente test per noi, ma i casi sospetti qui sono ormai migliaia»
Crescono i contagi in Iraq e il Paese – già compromesso da una crisi politica ed economica legata al crollo del prezzo del petrolio – teme la seconda ondata di Covid-19. Tra le categorie che pagano il prezzo più alto di questa situazione ci sono gli universitari costretti a fermare gli studi e a ritardare la ricerca di un lavoro in un Paese dove la disoccupazione giovanile è al 36 per cento
La rivoluzione dei ragazzi che per la prima volta da un secolo si ribellano al settarismo, ma anche la necessità di un nuovo linguaggio teologico. E poi le sfide dei cristiani e dei musulmani: parla il patriarca caldeo
Nel Paese l’isolamento sociale, anche se imposto per motivi di salute, è considerato disonorevole per una donna dalle famiglie più conservatrici che impediscono alle parenti di sottoporsi a tampone
A sei mesi dall’inizio delle proteste di piazza, l’emergenza Coronavirus ha dirottato l’attivismo sui social e verso il servizio ai cittadini più vulnerabili. Ma qualcosa è già cambiato
Ricordate quando qualche settimana fa Teheran e Washington sembravano sull’orlo della guerra dopo l’uccisione del generale Soleimani? Nonostante siano entrambi i Paesi siano alle prese con il Coronavirus continuano a bombardarsi a vicenda. Sempre sulla pelle degli iracheni
L’epidemia sta entrando in maniera sempre più allarmante anche nei Paesi dove si concentrano il numero più alto di rifugiati nel mondo. Cioè quelli che da casa loro sono stati costretti a scappare. Come sta già cambiando la vita a queste persone già provate dalla sofferenza?
Da ieri da Qom continuano ad arrivare notizie di morti per il virus di persone che non erano mai state in Cina. Il che fa pensare che la situazione sia fuori controllo. E il vicino Iraq blocca i voli da e per Teheran