Le mine antiuomo made in Italy sono ancora in Iraq
Una milizia sciita annuncia di “aver messo in sicurezza” migliaia di mine anticarro e antiuomo italiane ritrovate nella regione di Bassora. Sono ancora quelle che la Valsella aveva venduto a Saddam Hussein negli anni Ottanta, durante il conflitto con l’Iran. Pro-memoria su quanto a lungo le armi vendute senza scrupoli anche dall’Italia continuino a costituire un pericolo per il mondo
Guerra tra sciiti e curdi. E i cristiani iracheni di nuovo in fuga
Non c’è pace per i cristiani della Piana di Ninive: da Alqosh e da altri villaggi vicini arrivano notizie di violenti scontri tra l’esercito iracheno e i peshmerga curdi. Con i cristiani – tra due fuochi – costretti di nuovo alla fuga, anche dopo la sconfitta dell’Isis
Ospedali sotto attacco nelle zone di guerra
Si moltiplicano le strutture ospedaliere colpite dai diversi schieramenti nelle aree di guerra. Il 15 marzo Medici senza frontiere promuove un evento a Roma in cui ne discuterà con un generale dell’esercito italiano.
Georgette, la cristiana di Mosul nascosta da una famiglia musulmana
Non era in grado di camminare quando l’Isis nel giugno 2014 intimò a tutti i cristiani di andarsene. Così a Telkeif, villaggio ora liberato, una famiglia musulmana l’ha tenuta nascosta per due anni e mezzo, consapevole dei rischi che correva. Una storia che ricorda quelle dei Giusti tra le nazioni durante la Shoah
Sako: «La liberazione di Mosul sia l’inizio di una vera riconciliazione»
È iniziata l’annunciata campagna militare per strappare all’Isis la seconda città irachena da dove al Baghdadi proclamò il Califfato. Ma c’è preoccupazione per le divisioni settarie che potrebbero segnarne il futuro. L’appello del patriarca caldeo: «Si ponga l’interesse degli iracheni al di sopra e prima di qualunque altra cosa»