Dieci anni fa l’Isis invase le terre degli yazidi: gli uomini furono massacrati, le donne vendute come schiave. Oggi molte di loro curano i traumi sui campi da gioco
Nella rivendicazione del massacro avvenuto a Mosca, lo Stato islamico ripropone la stessa espressione con cui marchiava le case dei cristiani a Mosul. Il commento del professor Paolo Branca, grande conoscitore del mondo islamico: «Motivi o pretesti identitari alimentano ombre di un oscuro passato che mettono a rischio la convivenza di interi popoli»
Proprio mentre tutto il Medio Oriente soffre con la Turchia e la Siria in ginocchio per il terremoto, nelle nostre “Storie oltre i confini” raccontiamo il coraggio e il riscatto di chi ha già sofferto per altre ferite in questa stessa regione del mondo: quella di Janan Shaker Elias, una giovane yazida che nella Piana di Ninive in Iraq ha deciso di creare una piccola libreria che si è trasformata in un polo di rinascita culturale e sociale.
Papa Francesco oggi ha dato il suo assenso all’elezione come arcivescovo siro-cattolico di Homs di padre Jacques Mourad, co-fondatore insieme a padre Paolo Dall’Oglio della comunità di Mar Mousa, che nel 2015 per cinque mesi fu sequestrato dallo Stato islamico. Dopo la liberazione raccontò a Mondo e Missione: «In quei giorni è cambiato il senso della mia vita». Nell’ultimo anno era già tornato a Qaryatayn dove ha riaperto nel segno della riconciliazione il monastero distrutto dai jihadisti
Dall’isola caraibica la testimonianza della francescana suor Marcella Catozza. Ogni giorno decine di sequestri: se la famiglia non paga il riscatto le persone vengono giustiziate per la strada. Filmati e video su internet fonte di ispirazione per le bande criminali, che si fanno crescere la barba e proclamano un “califfato haitiano” senza nemmeno sapere che cosa significhi. Il funerale in chiesa per un membro di una banda: “ultimo istante di verità” nella sua vita.
Il fondamentalismo islamico minaccia un sistema nato per tenere unita la pluralità dello Stato-arcipelago, flagellato anche dalle emergenze ambientali. Ma per padre Nicelli «il Paese resta un esempio per l’area»
Lo storico viaggio di Francesco, in programma dal 5 all’8 marzo, è atteso con trepidazione non solo dai cristiani, che rischiano di scomparire dalle loro terre, ma da un intero popolo, esausto dopo decenni senza pace. Le loro testimonianze in questo articolo e nella serata che mercoledì 3 alle 21 proporremo in streaming sul canale YouTube del Centro Pime con padre Benham Benoka dalla Piana di Ninive
La propaganda jihadista dell’Isis, con il suo indottrinamento, ha scritto nuove, terribili pagine sull’uso dei bambini nei conflitti armati. Ed è un’emergenza che non è finita con la sconfitta «territoriale» dello Stato islamico. La testimonianza di fra Stefano Luca, frate cappuccino che ha studiato il fenomeno e le possibili risposte per togliere i figli dei jihadisti dalla propaganda di morte che grava ancora su di loro