La vittima marocchina della strage di Parigi era il giovane architetto Amine Ibnolmobarak che aveva messo a punto un piano per la prevenzione delle morti dovute alla ressa alla Mecca durante il pellegrinaggio dell’Haji. Cioè il problema che per l’ennesima volta qualche settimana fa ha causato la morte di 2177 musulmani
Fabio Pipinato, presidente di Ipsia Trento, è appena tornato dal Mali, dove ha incontrato alcuni mediatori di pace: “L’attentato di oggi rade al suolo l’accordo che si stava faticosamente raggiungendo”, dice a Mondo e Missione.
La Segreteria generale del Pime ha diffuso ieri sera una nota che ricostruisce i fatti sull’agguato a padre Parolari. E – dopo le notizie sulla rivendicazione dell’Isis rilanciate dai media – riporta l’opinione dell’ambasciatore italiano a Dhaka, secondo cui è più probabile che l’attentato sia legato a un «tentativo di seminare il caos in queste ore di attesa del verdetto contro due politici dell’opposizione accusati di crimini contro l’umanità»
Le similitudini con quanto avvenuto a Mumbai nel 2008. I timori per le minacce all’India, oggi alle prese con nuove tensioni che il radicalismo induista non aiuta ad allentare. La situazione di Paesi come Bangladesh, Indonesia, Malaysia e Pakistan al tempo stesso centrali di reclutamento del jihadismo globale, teatro di operazioni destabilizzanti e centri della persecuzione di non-musulmani e di musulmani moderati
Dopo una prima reazione e la messa in sicurezza della comunità nazionale occorre indagare, capire, ascoltare. Cosa è successo a questa generazione di giovani musulmani in Francia e in Belgio? Perché tanta rabbia?
«Sono cristiano, sono prete, e vivo in un Paese musulmano. Non ho paura. Perché?». Dall’Algeria la riflessione di un missionario del Pime in queste ore drammatiche
Dopo la nuova strage di ieri sera il messaggio alla città del cardinale André Vingt-Trois, con l’invito alle parrocchie di vivere oggi e domani due giornate di lutto e preghiera. Ricordando i morti di Parigi – ma anche quelli del Libano e dell’Africa – e invitando a non cedere alla tentazione dell’odio. Una Messa domani sera a Notre Dame