Un gruppo di presuli di tutti i continenti ha chiesto l’immediata liberazione dell’imprenditore cattolico attivista pro-democrazia in carcere da più di mille giorni. La dura replica del governo di Hong Kong: «Parole distorte che mirano a interferire negli affari interni». Il 18 dicembre inizia il processo in cui rischia l’ergastolo ai sensi della controversa Legge sulla sicurezza nazionale
Stanotte entrano in prigione altri cari amici, tra i quali Lee Cheuk-yan, Cyd Ho e Leung Kwok-hung. Molti dei condannati per “assemblea illegale” sono cresciuti con la Chiesa locale e i missionari del Pime. Sono i confessori dei nostri giorni: meriterebbero più riconoscimento. Ma il nostro tempo e questo mondo non amano la libertà