Nelle ultime settimane una nuova fiammata ha riportato altissima la tensione sui confini del Ladakh. Ad alzare la posta in gioco il fatto che sia a Modi sia a Xi Jiping in questo momento fa comodo una battaglia nazionalista per sviare l’attenzione dai problemi interni. Un incontro tra i due comandi militari oggi ha mandato un messaggio di distensione, ma la partita non è chiusa
Dopo l’improvvisa revoca dell’autonomia, la regione indiana a maggioranza musulmana è sotto massima sorveglianza. E mentre soffiano venti di guerra, la gente soffre. Compresi i pochi cristiani
Resta sottoposta a coprifuoco la regione contesa a maggioranza musulmana di fatto annessa dall’India dei nazionalisti indù il 5 agosto scorso. I generali pachistani finora hanno mostrato moderazione, ma la protesta cova sotto la cenere
Ora anche New Delhi ammette le infiltrazioni del sedicente califfato nella regione contesa ai confini con il Pakistan. Un ulteriore elemento instabilità in un’area segnata da un lungo conflitto, guardato però con sospetto anche dagli indipendentisti locali
La mossa di Riyadh fa discutere anche in India dove nello Stato nord-occidentale teatro del conflitto con gli indipentisti islamici da trent’anni le sale sono chiuse dopo una serie di attentati delle milizie islamiste. Ma i film di Bollywood sono scaricatissimi on line
Nelle ultime settimane nuovi scontri e tensioni sul confine. Per contingenze internazionali e situazione interna, entrambe le leadership hanno interesse a utilizzare la “carta” del Kashmir per consolidare il consenso e giustificare apparati militari imponenti. Ma i rischi per la regione sono enormi