Con il cessate il fuoco, quasi un milione e mezzo di sfollati hanno fatto ritorno alle loro case. E molti giovani volontari si sono mobilitati per aiutare il loro Paese a rialzarsi. Ecco le loro storie nella nuova puntata di Finis Terrae
Nel Paese dei cedri, trascinato nel conflitto mediorientale, duemila volontari della Caritas si prendono cura degli sfollati interni: più di un milione, su quattro milioni e mezzo di abitanti. «Tra noi siamo una famiglia, oltre le differenze settarie». Guarda anche la puntata di FINIS TERRAE
Oltre 100 morti e 400 feriti nel massiccio attacco israeliano nel Sud del Paese. Fonti di AsiaNews riferiscono di un esodo dei civili, accolti in scuole ed edifici pubblici. Il vicario patriarcale per Israele ci racconta che anche Nazareth è stata lambita dai missili, ed è «probabile» che tutta la Galilea finisca sotto l’attacco di Hezbollah. «Se i leader non si fermano, gli effetti saranno terribili». Cristiani, anello debole fra guerra, mancanza di pellegrini e violenza nella società araba
Nell’azione di ieri in Libano, oggetti all’apparenza innocui si sono rivelati armi potenti. L’ong che lavora in 28 Paesi per rimuovere le mine lasciate in eredità dai conflitti, parla di «urgente necessità» di rispondere all’aumento delle armi autonome, che è parte di un fenomeno più ampio di «miniaturizzazione degli ordigni esplosivi e al loro utilizzo in micro-droni». Chiesto un nuovo trattato per la messa al bando, come avvenuto per le mine terrestri
Le elezioni parlamentari sanciscono la sconfitta di Hezbollah e degli alleati cristiani del Movimento patriottico libero, che ora non dispongono più della maggioranza parlamentare. Emergono i candidati dei movimenti di protesta. Dove va il Libano?
Una raccolta fondi per sostenere – nel Paese dei Cedri messo in ginocchio da una lunga crisi economica e politica – la rete centenaria delle scuole cattoliche, luogo privilegiato di incontro tra giovani cristiani e musulmani. Un segno di pace in una terra di nuovo minacciata dalle deriva settarie
Una famiglia siriana profuga in Libano. Alcuni volontari italiani decisi ad aprire le porte. Poi, grazie ai Corridoi umanitari, l’incontro tra queste storie: oggi Youssef, Mary e i loro due bimbi hanno iniziato una nuova vita