Anche nel Paese dei Cedri – già alle corde per la bancarotta politico-sociale e la tragedia di agosto – il Coronavirus sta mettendo in crisi gli ospedali. E da sabato scatterà un nuovo lockdown. La denuncia del vescovo di Batroun, mons. Khairallah: «Aumenteranno ulteriormente povertà e disoccupazione, mentre i nostri leader politici si fanno la guerra per spartirsi il potere, come se niente fosse»
L’esplosione al porto di Beirut ha aggravato la crisi economica e politica. «La gente è stufa del settarismo», afferma mons. Khairallah, vescovo di Batroun. Che spiega perché non perde la speranza
Papa Francesco ha indetto per il 4 settembre una giornata di preghiera per il Paese dei Cedri. Dove tra le vittime della crisi economica, del Covid e dell’esplosione del 4 agosto ci sono anche migliaia di migranti asiatiche e aficane abbandonate a se stesse
Per il 18 agosto è attesa la sentenza del Tribunale internazionale per il Libano sulla strage in cui nel febbraio 2005 fu ucciso l’allora primo ministro. Con quattro miliziani di Hezbollah sul banco degli imputati. La posta in gioco di una settimana decisiva per il Libano che fa i conti con le ferite che la gigantesca esplosione del 4 agosto ha reso ancora più profonde
La tragedia con cui il Libano si trova a fare i conti in queste ore è inseparabile dall’appello lanciato nel mezzo della crisi del patriarca maronita Bechara Rai a salvaguardare la neutralità del Paese. Unica garanzia per il volto plurale di Beirut, sfregiato negli anni dai potentati locali che l’hanno trasformata nel retrobottega dei propri progetti egemonici
Di fronte al dramma di Beirut in ginocchio per l’esplosione del 4 agosto la Fondazione Pime lancia con AsiaNews una raccolta fondi di emergenza a sostegno degli interventi di Caritas Libano per chi ha perso tutto
Nel Paese travolto dal default l’80% per cento delle scuole cattoliche a ottobre rischia di non riaprire. Più di mille istituti scolastici, che al servizio delle aree più depresse del Paese sono luogo di incontro tra i ragazzi di ogni confessione. E sono il cuore del volto più bello della storia di Beirut e di quel «Paese messaggio» di cui parlò Giovanni Paolo II
A sei mesi dall’inizio delle proteste di piazza, l’emergenza Coronavirus ha dirottato l’attivismo sui social e verso il servizio ai cittadini più vulnerabili. Ma qualcosa è già cambiato