È stato un progetto che ha unito Algeria, Marocco, Tunisia e Mauritania a rendere possibile nelle scorse settimane il riconoscimento dell’alimento tipico del Nord Africa come patrimonio immateriale dall’Unesco. Ma anche in Italia è cresciuta la produzione e oggi siamo il primo esportatore europeo
Nelle conclusioni dell’Assemblea Generale dell’istituto l’annuncio: «Verrà estesa la missione nel Maghreb per rispondere al pressante appello del vescovo di Tunisi»