Riconosciuta al cittadino giapponese Mitsutoki Shigeta “l’esclusiva genitorialità” su 13 bambini nati con pratiche surrogate. Una vicenda paradossale che crea un precedente pericoloso
Non ammessa per gli stranieri e teoricamente sanzionata anche per i cittadini cinesi, la maternità surrogata sta acquisendo nella Repubblica popolare di Cina dimensioni non solo in linea con l’immensità della popolazione, ma anche con le sue valenze commerciali e l’interesse mediatico.
Per quanto una circolare del ministero degli interni del 2014 abbia dichiarato illegale in Cambogia la pratica della maternità surrogata, equiparandola allo «human trafficking», il governo di fatto non ha ancora legiferato in merito. È proprio in questa “vacanza della legge” che il mercato della maternità surrogata prolifica