Dialogo: la parola d’ordine di padre Sebastiano
Da 45 anni opera per la pace e l’incontro tra fedi a Mindanao, nelle Filippine. La testimonianza di padre Sebastiano D’Ambra che sarà al Congressino del Pime il 18 settembre e al Festival della Missione il primo ottobre a Milano
Vincenzo Bruno, trent’anni nel cuore di Mindanao
Il Pime piange la morte di padre Vincenzo Bruno, missionario campano del Pime scomparso nella casa di Lecco all’età di 82 anni. Dopo aver praticato per tanti anni «il dialogo della vita» con i musulmani nelle Filippine, nel 2004 fu costretto lasciare all’improvviso la sua parrocchia di Zamboanga a un sacerdote filippino perché minacciato di rapimento: «Il cuore mi sanguina – disse in quell’occasione – ma la gente avrà comunque il suo parroco».
Padre Fausto ancora tra i manobo
Dieci anni fa veniva ucciso nell’Arakan padre Tentorio missionario del Pime. L’associazione voluta dalla famiglia ne continua l’opera tra i ragazzi locali. «Sosteniamo 400 ragazzi nelle scuole dei manobo nelle Filippine – spiega il nipote Andrea Tentorio -. Ma è altrettanto importante che il messaggio di padre Fausto non venga dimenticato qui in Italia»
Sandro Brambilla, una vita per Mindanao
Il Pime piange la morte improvvisa di un altro suo missionario, questa volta nelle Filippine: padre Brambilla, 78 anni, a lungo missionario a Sirawai. La diocesi di Dipolog: “Non dimenticheremo mai la sua grande generosità”
Jolo, subito sangue sul Bangsamoro
La strage di oggi alle cattedrale giunge a due giorni dalla proclamazione ufficiale del risultato del referendum sulla regione autonoma del sud delle Filippine, a maggioranza musulmana, che doveva porre fine a un lungo conflitto. Padre Mollick, missionario del Pime a Zamboanga: «Preghiamo per la giustizia e una pace duratura nella quale la gente possa vivere nell’armonia e nel rispetto delle diversità»
Manila: anni tumultuosi
Nella capitale filippina, il Pime ha conosciuto alcune delle situazioni più difficili negli anni della dittatura e diversi missionari sono stati espulsi
Marawi un anno dopo
Nella città del sud delle Filippine che un anno fa l’Isis voleva trasformare nella sua roccaforte in Asia cristiani e musulmani affrontano insieme la sfida della ricostruzione. Ma restano tuttora più di 230 mila sfollati