I popoli giunti da lontano guidati da una stella oggi in Terra Santa hanno il volto dei figli degli immigrati; bambini asiatici e africani che per la legge israeliana non dovrebbero esserci, per i palestinesi semplicemente non esistono ma sentono anche loro Gerusalemme come propria. Viaggio a Casa Rachele, dove ci si prende cura di loro
Alla cena della strage di Dhaka, insieme agli italiani, c’era anche Ishrat Akhond, 45 anni, che aveva condotto una campagna con l’Unicef contro il lavoro minorile. Uccisa anche lei per essersi rifiutata di recitare il Corano davanti agli aguzzini
In Sicilia “Libera” commemora la strage di Ustica, di cui oggi ricorre il 36esimo anniversario, insieme ai minori migranti, connettendo le morti in mare di ieri e quelle di oggi.
Sono tra i 21 e i 35 milioni nel mondo le vittime di tratta a scopo di sfruttamento sessuale o lavoro forzato, il 70 per cento donne e bambine. Anche in Italia ci sarebbero dalle 50 alle 70 mila donne costrette alla prostituzione. E circa 400 mila lavoratori (di cui l’80 per cento immigrati) rischiano di ritrovarsi sfruttati e ridotti in condizioni servili. Un nuovo libro di Anna Pozzi racconta i molti volti delle nuove schiavitù del XXI secolo.
La piaga del traffico e dello sfruttamento dei minori colpisce milioni di bambini e bambine in tutto il mondo. E non fa che aumentare. Oggi rappresentano circa il 30 per cento delle vittime
La denuncia sui bambini di strada uccisi a Rio a pochi mesi delle Olimpiadi, ha riacceso i riflettori su questo volto tragico del Brasile. Eppure una città senza bambini di strada anche in Brasile è possibile. E don Bruno Secchi, 76 anni, sardo, già salesiano e da anni sacerdote della diocesi di Belém, lo racconta in un modo che sembra confermare un’ovvietà. Invece ha dovuto lavorare quarant’anni per raggiungere quest’obiettivo. E in questa testimonianza racconta come è stato possibile.