Nel giorno in cui ricorre il centenario della nascita di Karol Wojtyla riproponiamo dal nostro archivio una testimonianza di padre Angelo Campagnoli – missionario del Pime scomparso nel 2012 – che riassume bene uno dei volti di san Giovanni Paolo II: i suoi viaggi missionari ai quattro angoli del mondo
La testimonianza di padre Maurizio Arioldi, missionario del Pime di origini bergamasche che sta vivendo l’emergenza Coronavirus a Ngao tra le tribù dei monti del nord della Thailandia: «Non va tutto bene. Ma so due cose: siamo tutti sulla stessa barca e Dio in Gesù Cristo ci sarà sempre per me»
Dalle Isole Bijagos in Guinea Bissau una lettera di padre Luca Vinati, missionario del Pime a Bubaque: «Vedendo quello che noi stessi stiamo vivendo anche qui a causa del Coronavirus, riscopro la Chiesa delle origini, magari costretta al silenzio o a “nascondersi”, ma che in famiglia ritorna all’essenza della nostra fede»
Padre Andrea Lembo da Tokyo: «L’isolamento non è una situazione nuova per i cristiani giapponesi, fu così anche al tempo delle persecuzioni. E oggi come allora la fede va avanti nelle famiglie. Se guardo però al mondo mi spaventa chi in questa emergenza guarda solo alla salvezza del suo Paese e pensa a questo virus come a qualcosa portato da chi non è dei nostri. Ricordiamoci che il Vangelo parla di una salvezza donata da uno straniero a tutti»
Una presenza di prima evangelizzazione, ma anche un presidio di resistenza e dignità in un contesto spesso segnato da discriminazioni e violenze. I molti volti della missione del Pime nel Nord del Paese
Alla vigilia della Giornata mondiale del malato la testimonianza di padre Giuseppe Piazzini, oggi cappellano in un grande ospedale in Giappone dopo tanti anni accanto ai più piccoli: «Stare vicino a chi soffre è già annunciare il Vangelo»
Isolamento e cambiamenti climatici. Ma soprattutto la sfida di dire il Vangelo in una cultura lontanissima. Suor Chiara Colombo racconta vita e missione su un’isola sperduta della Papua Nuova Guinea