«Tra essere buoni cristiani e buoni cittadini non c’è contraddizione quando c’è libertà. Ora spetta a Pechino far seguire passi concreti su questioni come la forma permanente di dialogo sollecitata dal cardinale Parolin o la missione di pace del cardinale Zuppi». Il commento alle parole del Papa di padre Gianni Criveller
Nel discorso alle autorità un appello alla pace e un forte richiamo contro la corruzione «che impoverisce Paesi interi». Nell’incontro in cattedrale con la piccola Chiesa locale l’invito alla semplicità: «I numeri e i successi non sono la strada di Dio»
Steppe, pastori nomadi e gli echi delle conquiste di Gengis Khan: nell’immaginario collettivo la Mongolia è una terra lontana e avvolta in un velo di mistero. Alla vigilia del viaggio di Papa Francesco, siamo andati a visitarla e abbiamo scoperto un Paese sfaccettato e in rapido cambiamento, ma anche strategico, stretto com’è tra i due grandi vicini: Russia e Cina. Il reportage di “Finis Terrae”
Parla il cardinale Giorgio Marengo, prefetto apostolico di Ulan Bator: «La visita è un segno di attenzione a una Chiesa di minoranza e a un popolo ricco di cultura»
Stretta tra Cina e Russia, la Mongolia cerca di ridurre la dipendenza dai due vicini. E mentre la gente è esasperata da corruzione e inflazione, cresce il populismo
Viaggio alla scoperta della piccola comunità cattolica della Mongolia, dove il 31 agosto arriverà Papa Francesco. Un Paese che sta ricostruendo la sua identità dopo 70 anni di comunismo e la difficile transizione democratica
Il prefetto apostolico di Ulaanbaatar Giorgio Marengo, creato cardinale da Francesco nell’ultimo concistoro, ha fatto visita alla parrocchia di Pakkret nella domenica dedicata all’annuncio. «Vengo da una Chiesa di appena 1450 fedeli in un Paese grande 5 volte l’Italia. Il Signore mi stava spettando proprio nella steppa per mostrarmi come agisce Lui al di là dei nostri numeri»
«Pellegrini e ospiti». Così padre Giorgio Marengo, missionario della Consolata, che Papa Francesco ha creato cardinale nel Concistoro del 27 agosto, descrive i missionari in Mongolia, dove è prefetto apostolico di Ulan Bator