Cercavo con l’intensità dello sguardo, in piedi accanto alla salma, fissandone il volto, di consegnare a Rany non cristiana, il messaggio della risurrezione di Cristo. Volevo che anche quel momento e quel corpo fossero carichi della grandezza di Dio che è Padre
«Lavate i vostri morti» raccomanda la poesia. Da qui si riparte, in questi giorni di primavera. Perché chi sa impreziosire la morte, sa anche impreziosire la vita
La liturgia del tempo pasquale, i tweet di Donald Trump e quanto accade qui in Cambogia, mi interpellano. A pensarci bene ha ragione il piccolo Rotha: siamo tutti malati di morte. Ma sta a noi decidere davanti a chi inchinarsi per guarire