La campagna «Colpire duro contro il terrorismo violento» prevede arresti arbitrari e campi di rieducazione per un milione di persone, soprattutto per uiguri e kazaki. La denuncia di Human Rights Watch
Orgogliosi della propria cultura, aperti alle suggestioni dell’Occidente che sono pronti a fare proprie. Intervista ad Anna Vanzan, che racconta in un libro il nuovo volto della Repubblica Islamica e dei suoi abitanti
Il presidente Joko Widodo ha dichiarato guerra ai gruppi radicali sospettati di connivenza con il terrorismo. Anche per l’allarme creato dalla situazione fuori controllo di Marawi, nel Sud delle Filippine
A venticinque anni dall’uccisione di padre Salvatore Carzedda a Zamboanga, l’importanza di continuare a promuovere l’incontro tra cristiani e musulmani. Per costruire un’alternativa alla violenza
Non era in grado di camminare quando l’Isis nel giugno 2014 intimò a tutti i cristiani di andarsene. Così a Telkeif, villaggio ora liberato, una famiglia musulmana l’ha tenuta nascosta per due anni e mezzo, consapevole dei rischi che correva. Una storia che ricorda quelle dei Giusti tra le nazioni durante la Shoah
La Chiesa di Dhaka riflette sulla famiglia come frontiera pastorale anche in Asia: «I fedeli non corrono più in chiesa quando hanno problemi familiari, di conseguenza tocca alla Chiesa raggiungerli con amore e sollecitudine». La sfida concreta di come accompagnare i matrimoni misti in un Paese al 90 per cento musulmano
Da venerdì un milione e mezzo di fedeli per il grande pellegrinaggio nel luogo sacro dell’islam dopo gli incidenti dell’anno scorso. Anna Vanzan: «Lo scontro tra Riyadh e Teheran oggi tocca anche questo momento. Gli sciiti quest’anno si recheranno ai loro luoghi di pellegrinaggio»
Prima arresti dopo il rogo di una moschea a Lone Khin. Paradossalmente proprio la relativa democrazia raggiunta dopo la fine formale del controllo militare, ha concesso maggiori spazi alla propaganda dei nazionalisti buddhisti che, collegati a gruppi di interesse connessi con il vecchio regime