Milano: buddhisti e cattolici pregano per il Myanmar

Monaci e credenti buddisti, suore e fedeli cattolici si sono riuniti sabato a Milano con l’arcivescovo Delpini offrendo le rispettive preghiere, mentre la repressione dei militari si fa sempre più dura. Padre Criveller: ” cristiani e i buddhisti sono in strada non con le armi, ma con la corona del rosario, il pa-deé buddhista e cartelli che invocano alla pace”
 

Myanmar, la battaglia si inasprisce anche sul web

A due mesi dal Golpe dei militari sono già quasi 600 i morti causati dalla repressione e 3000 gli arresti. I social network sempre più centrali nella protesta, ma anche il regime ha la sua macchina di propaganda. Come non lasciar cadere il grido di libertà che giunge da questo Paese? Ne parliamo domani sera in streaming con Cecilia Brighi, segretario generale dell’Associazione Italia-Birmania, e Tin Ni Ni Htet, testimone birmana che vive in Italia
 

«Il Myanmar, l’Asia e il virus dell’autoritarismo»

Il Paese asiatico sprofonda ogni giorno di più nella violenza. «Ma non possiamo rubare i sogni ai giovani», dice nell’intervista che apre il numero di aprile di «Mondo e Missione» il cardinale Bo, arcivescovo di Yangon. Che invita ad allargare lo sguardo per capire la vera posta in gioco: «Su dieci Stati dell’Asean, solo due possono essere definiti vere democrazie. Lo sviluppo economico è aumentato, ma ha avuto un costo enorme in termini di diritti umani e libertà»
 
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