«In comunione con il Myanmar»

Venerdì 12 marzo alle 20.30 webinar di preghiera e testimonianza con suor Ann Rosa Nu Tawng, simbolo della protesta, Ba Oo, diacono del Myanmar, padre Bernardo Cervellera e il cardinale Matteo Maria Zuppi
 

Myanmar: le parole della suora dietro all’immagine virale

L’agenzia cattolica thailandese LicasNews ha raccolto la testimonianza della suora inginocchiata davanti ai poliziotti in Myanmar, la cui foto ha fatto il giro del mondo. Aveva aperto ai feriti degli scontri la clinica che gestisce per la Chiesa: “Probabilmente ho fatto la figura della stupida, ma ho provato pietà per le persone: così ho deciso di restare e di morire se è necessario”. Intanto la polizia e l’esercito continuano ad aprire il fuoco sulla folla decine i morti
 

Myanmar, le minoranze etniche insieme alla piazza di Yangon

Anche lontano dalla capitale, le minoranze si stanno unendo alle manifestazioni contro il golpe con le loro bandiere, i loro slogan, la varietà di idiomi e costumi. Shan, Karen, Kachin, Kayah, Wa hanno rispedito al mittente l’improbabile «offensiva del sorriso» del generale Min Aung Hlain scegliendo di stare dalla parte di Aung San Suu Kyi
 

Myanmar, le Chiese: «Preghiamo e speriamo nel ritorno alla democrazia»

A due giorni dal golpe – mentre nella notte di Yangon la protesta prova a farsi sentire e i militari confermano il carcere per Aung San Suu Kyi – il Consiglio ecumenico delle Chiese e la Conferenza dei cristiani dell’Asia inviano un messaggio alle Chiese locali: «I diritti umani e le libertà di tutti i cittadini del Myanmar siano pienamente rispettate e protette»
 
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