Il 25 agosto 2017 si apriva la crisi al confine tra Myanmar e Bangladesh. Dodici mesi dopo la metà dell’intera popolazione rohingya vive tuttora in condizioni assai precarie la vita del profugo, con un sostegno internazionale che integra le scarse risorse e la buona volontà del governo di Dacca
A Taunggyi ho visto all’opera un protagonista più vicino di qualsiasi leader politico o Paese confinante. Me lo hanno mostrato un gruppo di seminaristi…
Nel campo di Cox’s Bazar in Bangladesh vivono circa 700mila Rohingya rifugiati dal Myanmar. Per diffondere informazioni di servizio e migliorare le condizioni di vita dei profughi la Bbc ha aperto Radio Beggunor da cui lanciare anche un segnale di speranza
Proprio mentre oggi si celebra la Gioornata mondiale per affermare questo diritto due giornalisti locali in Myanmar sono a processo per essere caduti in un tranello organizzato da funzionari di polizia su alcuni documenti relativi alla questione Rohingya
“Tuttaunaltrafesta”, la fiera del vivere solidale del Pime, diventa quest’anno itinerante. E sostiene istruzione ed educazione in tre Paesi, Camerun, Myanmar e Brasile, dove operano i missionari
A Taungngu in questi giorni le Chiese locali ricordano con il superiore generale Brambillasca l’arrivo dei primi missionari nella Birmania Orientale. Il messaggio inviato per l’occasione dal prefetto della Congregazione per l’evangelizzione dei popoli
Resta solo sulla carta il piano di rientro in Myanmar che sarebbe dovuto cominciare il 20 febbraio. In 700 mila restano assiepati oltre il confine, in Bangladesh dove si teme che la stagione delle piogge accresca il rischio di epidemie