L’omicidio di padre Marcelo Perez: «Un simbolo di resistenza per le comunità povere»

«Ha difeso la dignità, i diritti dei popoli e la costruzione di una pace vera». Così il cardinale Felipe Arizmendi Esquivel, vescovo emerito di San Cristóbal de las Casas, in Messico, ha ricordato il gesuita Marcelo Perez, freddato domenica 20 ottobre con numerosi colpi di arma da fuoco. Il suo impegno per i diritti delle comunità indigene del Chapas
 

L’Ecuador al voto, i narcos e la sfida dello Yasuni

Dall’appuntamento con le urne, segnato dall’uccisione del candidato anti-corruzione Fernando Villavicendio, lo spaccato di un Paese un tempo modello e oggi divenuto crocevia della cocaina. A ottobre al ballottaggio si confronteranno un’economista erede di Correa e il figlio di un potente uomo d’affari. Intanto la popolazione ha detto «no» all’estrazione del petrolio in Amazzonia
 

Il sacerdote giornalista contro i narcos in Messico

Padre Omar Sotelo Aguilar, sacerdote paolino in Messico dirige un Centro di informazione multimediale diventato un punto di riferimento per le sue inchieste nel Paese al mondo dove la criminalità organizzata uccide chi fa informazione. La sua storia nella nuova puntata di “Finis Terrae”, la trasmissione realizzata da “Mondo e Missione” con la Scuola di giornalismo dell’Università Cattolica
 

Messico, il prete-giornalista che documenta la stragi

Già quattro sacerdoti uccisi sotto la presidenza di López Obrador, che aveva promesso per il Paese “abbracci non pallottole”. L’ultimo – padre Popoca – colpito pochi giorni fa nello Stato di Morelos. Padre Omar Sotelo Aguilar, direttore del Centro Cattolico Multimedial: “Mantenere vivo il ricordo e fare qualcosa prima che sia troppo tardi”
 

Il Messico, i narcos e i migranti

Domani a Milano a “Tuttaunaltrafesta” l’intervento di padre Alejandro Solalinde, prete coraggio sulla frontiera più calda dell’America Latina. «I signori del narcotraffico vedono la realtà in termini di possibile guadagno. Tutto è merce per loro, incluso l’essere umano. Perché racconto questo mi vogliono morto»
 
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