La dottrina della Chiesa oggi condanna ormai senza riserve «il possesso e la minaccia di usare le armi nucleari». Ma allora come dovrebbe comportarsi un cattolico che lavora in un settore legato a questi strumenti di morte? Sulla rivista «La Civiltà Cattolica» il teologo americano Drew Christiansen propone un termine di paragone interessante: il cammino di discernimento indicato per i divorziati risposati dall’esortazione apostolica di papa Francesco
Il 20 aprile – a 25 anni dalla morte – il Papa visiterà la città pugliese di cui fu vescovo don Tonino Bello e pregherà ad Alessano sulla sua tomba. Poi il 10 maggio la visita a Nomadelfia, nel nome di don Zeno Saltini, e a Loppiano, la cittadella fondata dal Movimento dei Focolari. Tre tappe unite dallo stesso filo rosso: il coraggio della pace
La Cei annuncia l’intenzione di convocare un «incontro di riflessione e di spiritualità» che vedrà insieme le Chiese che si affacciano sulle sponde del Mediterraneo. Punto di riferimento la «visione profetica di Giorgio La Pira, che era solito definire il Mediterraneo come una sorta di “grande lago di Tiberiade” che accomuna la “triplice famiglia di Abramo”»
Da Sotto il Monte la testimonianza di mons. Luigi Bettazzi, padre conciliare e vescovo emerito di Ivrea che fu presidente di Pax Christi quando nacque la Marcia della pace: «Abbiamo seminato idee che spesso altri hanno ripreso. Il commercio delle armi? Frutto dell’eresia del guadagno; l’unica strada è la riconversione dell’industria bellica»
La marcia promossa da Pax Christi nella notte di Capodanno torna alla Casa natale di Papa Giovanni da dove partì nel 1968. Per camminare coi migranti e denunciare il commercio delle armi, come spiega in questo articolo don Renato Sacco, coordinatore nazionale di Pax Christi
Un popolo condannato alla miseria su un suolo pieno di ricchezze. Vi spieghiamo perché papa Francesco domani 23 novembre pregherà per la Repubblica Democratica del Congo.
Viaggio nel Paese dove Papa Francesco si recherà in settembre. Il Pontefice andrà a incoraggiare il processo di riconciliazione dopo l’accordo di pace con le Farc per la fine della guerra civile
Proprio nel giorno in cui ricorre il cinquantesimo anniversario della Guerra dei Sei giorni – con tutte le sue ferite ancora aperte – dalla Terra Santa una nuova storia sulla vita più forte di ogni barriera. Scuola di pace quotidiana per Israele e per la Palestina