L’appello di mons. Paolo Bizzeti, che mercoledì 27 marzo porterà la sua testimonianza al Centro missionario Pime di Milano. Voce di una terra di frontiera nella Turchia di oggi, dove negli ultimi anni dalla Siria e dall’Iraq (ma anche dall’Iran e dall’Afghanistan) sono arrivati migliaia di cristiani
Nell’anniversario del martirio l’associazione intitolata al fidei domun romano ha incontrato la piccola comunità cristiana della chiesa di Santa Maria, dove fu ucciso. L’appello del vicario apostolico d’Anatolia, Paolo Bizzeti, agli ordini religiosi: «C’è tanto lavoro da fare qui. Non possiamo lasciarli soli proprio adesso»
Proprio mentre la Turchia va alle urne in un clima tesissimo il gesuita Paolo Bizzeti – neo-vicario apostolico d’Anatolia che raccoglie l’eredità del martire Luigi Padovese – domenica verrà ordinato vescovo. E a Mondo e Missione dice: «Il confronto con il fondamentalismo religioso è una grande sfida. Ma siamo chiamati non a erigere muri ma ponti».
Il gesuita padre Bizzeti è stato nominato nuovo vicario, a cinque anni dall’assassinio di monsignor Padovese. Una missione piena di sfide, in una terra cruciale per la storia della Chiesa. «Ma anche per il suo presente»