In Papua Nuova Guinea l’emergenza legata al cambiamento climatico e allo sfruttamento delle risorse si intreccia con una crisi culturale e sociale. Viaggio nel Paese al centro del progetto della Fondazione Pime 2021
La presenza nel Paese, che fu la prima destinazione del Pime, ha oggi al centro la sfida educativa delle nuove generazioni. «In città come nei villaggi in mezzo all’oceano», spiega il superiore padre Di Lenarda
Sarà la Papua Nuova Guinea il Paese al centro dell’iniziativa 2021 della Fondazione Pime. Attraverso un Fondo che finanzierà progetti di sviluppo sostenibile contro le conseguenze dei cambiamenti climatici
Sette anni fa iniziava l’odissea dei richiedenti asilo confinati dall’Australia su due isole in mezzo all’Oceano. Un trattamento inumano che ha provocato morte, malattie psichiche e tanti altri problemi e resta irrisolto. Padre Giorgio Licini, segretario della Conferenza episcopale della Papua Nuova Guinea, racconta qual è oggi la situazione. E rilancia l’appello: l’Australia abbandoni questa politica crudele e scelga una via d’uscita umanitaria
Parla il salesiano bergamasco di cui Papa Francesco ha accettato in questi giorni la rinuncia alla guida dell’arcidiocesi di Rabaul per raggiunti limiti di età. Al suo posto arriverà un vescovo papuano. «Lo sfruttamento intensivo delle materie prime per gli interessi di compagnie straniere e l’emergenza educativa le grandi ferite che restano aperte in questa terra»
Viaggio nella regione settentrionale della Papua, dove da qualche anno sono presenti i missionari del Pime. Tra villaggi, coste e la terza più grande foresta pluviale al mondo. Da preservare