Secondo i dati del rapporto di Amnesty International il più alto numero di esecuzioni da oltre 25 anni. In Iran, Arabia Saudita e Pakistan si concentra il 90% delle esecuzioni note. Eppure oggi la maggior parte dei Paesi del mondo risulta abolizionista per tutti i reati
È arrivato alla Corte suprema il ricorso che permetterebbe di dichiarare incostituzionale la pena capitale, e il parlamento deve votare la riforma delle leggi penali: ma al vertice del governo le resistenze non sono ancora vinte.
La Corte Suprema degli Stati Uniti ha bocciato il sistema giuridico della Florida che consente non solo a una corte ma anche al singolo giudice di decretare la pena di morte. Nuovo segnale importante dopo l’anno in cui negli Usa il ricorso al boia ha fatto segnare una frenata importante
A pochi giorni dalle esecuzioni che hanno rinfocolato lo scontro tra sunniti e sciiti, l’Arabia Saudita ha compiuto una nuova esecuzione capitale: Jinat Farid, una donna immigrata etiope accusata di omicidio, è stata messa a morte a Taif. La sua è la cinquantesima esecuzione capitale in appena dieci giorni
Proprio nella giornata in cui il Papa ha aperto con la Porta Santa il Giubileo della misericordia negli Stati Uniti è stata eseguita una nuova esecuzione capitale. Di un uomo – Brian Keith Terrell – che fino all’ultimo ha continuato a proclamarsi innocente
Dopo i fatti della scorsa settimana la macchina della morte si sposta in Texas: è fissata per stasera l’iniezione letale a Juan Martin Garcia, che nel 1998 uccise per rapina un ex missionario rientrato a Houston
Dagli Stati Uniti ancora un fatto rilevante sulla pena di morte: nel Missouri il governatore ha deciso di commutare in ergastolo l’esecuzione capitale di Kimber Edwards, che era prevista per martedì
Dopo il primo stop temporaneo la Corte ha rigettato l’istanza sul farmaco. La settimana successiva all’appello del Papa si conclude con due sentenze capitali eseguite e una rinviata. In Missouri e Texas il 6 ottobre le prossime due esecuzioni