Tra i Paesi dove la pandemia da Coronavirus sta facendo più vittime in rapporto alla popolazione c’è il Perù. Una testimonianza da Lima: “I quartieri più poveri della città hanno tante morti quanto interi Paesi cento volte più grandi. Cinque mesi di una quarantena inattuabile qui non hanno risolto nulla”
Il popolo awajun piange il suo leader Santiago Manuin Valera, sopravvissuto nel 2009 a otto pallottole per difendere il suo popolo, ma ora vittima del Coronavirus a 63 anni. Una storia emblematica di quanto la pandemia stia mettendo ulteriormente in ginocchio l’Amazzonia
A Trujillo, Judith Villalobos ha dedicato la sua vita ad accogliere minori vittime di violenze famigliari. Un’esperienza pedagogica di frontiera che ha creato ponti con l’università e trovato supporto anche in Italia
Missionario monfortano in Perù da 35 anni padre Taddeo Pasini racconta l’epidemia dalle porte di Lima, una delle metropoli più colpite dell’America Latina: «Siamo in emergenza nazionale dal 15 marzo. È una situazione molto difficile, ma ci sta insegnando anche molto»
Nel giorno in cui ricorrono i cinque anni dalla pubblicazione dell’enciclica «Laudato Sì» dal Perù una testimonianza su come anche nell’emergenza Covid19 in alcune aree del mondo calpestare il creato per lo sfruttamento delle risorse naturali richieste per la «ripartenza» dell’economia globale resti una priorità più importante della salute dei fratelli
L’arcivescovo di Lima ha affidato la cura pastorale di quanti sono colpiti dall’emergenza Covid19 a un suo ausiliare, mons. Guillermo Elías. Che va a celebrare Messa negli ospedali e sovrintende a un call center diocesano a cui chiunque può rivolgersi
Venticinque detenuti del carcere costiero di Lima hanno suonato insieme all’orchestra sinfonica del teatro della capitale: è l’ultimo traguardo del programma musicale voluto dal governo del Perù, che punta al reinserimento sociale dei detenuti. Il sogno è che l’orchestra penitenziaria possa presenziare nel 2021 alle celebrazioni del bicentenario dell’indipendenza
Il cadavere carbonizzato di Paul McAuley, dei Fratelli delle Scuole cristiane, religioso molto attivo nella difesa dell’ambiente, è stato ritrovato nella struttura in cui viveva con alcuni giovani indios