La pandemia ha impedito in questi mesi a due seminaristi del Pime del Bangladesh di aggregarsi al seminario di Monza. Ma a Dhaka hanno vissuto comunque l’anno di spiritualità e compiuto il primo passo solenne, manifestando pubblicamente la propria volontà di diventare missionari a vita. Padre Franco Cagnasso racconta le storie di questi due giovani
I nuovi missionari del Pime di quest’anno – che saranno ordinati in parte sabato 12 in Duomo a Milano e in parte nelle proprie diocesi – vengono tutti da Africa, Sudamerica e Asia: due, originari del Myanmar, sono destinati alla Cina. Ci raccontano le loro storie, in attesa di partire
Il Pime piange a Tokyo la scomparsa di padre Vincenzo Pascale, missionario di origini lucane per più di quarant’anni donato all’Asia. Ai giovani missionari raccomandava: “Cercate di cogliere anche gli aspetti apparentemente marginali di una cultura. Il più delle volte è lì che si gioca la missione”
«Malati ammassati fuori dagli ospedali per mancanza di posto», ma anche la speculazione di chi «si sta arricchendo grazie al virus»: la testimonianza di un giovane missionario del Pime dall’Andhra Pradesh
Nella solennità di Pentecoste nel suo seminario in Camerun il Pime ha celebrato la promessa di aggregazione al’istituto e di ammissione al diaconato e al presbiterio di alcuni seminaristi
Ancora un missionario del Pime portato via dal Covid-19 in Brasile: con padre Luigi, 74 anni, se ne va un uomo che nell’Amapà ha vissuto tutta la vita tra chi è abbandonato dagli altri. Due anni fa ci aveva detto: «Qui si fa una catechesi quotidiana, della vita. Gesù dice: “Non invitate chi può ricambiarvi, ma chi non può darvi niente”. E questo, senza fare prediche, converte».
Missionario nell’Amapà in Brasile era rimasto tra la sua gente per più di vent’anni anche dopo due ictus che gli avevano lasciato conseguenze sul fisico. Colpito dal Covid-19 in gennaio è morto a Rancio di Lecco per le sue conseguenze
Padre Donghi – missionario del Pime scomparso pochi giorni fa – aveva preparato una catechesi sul tema della preghiera che avrebbe dovuto tenere in questi giorni a Lecco. In questo testo ammoniva: «Chi non ama il fratello non prega seriamente». E concludeva: «Ogni distacco ci richiama alla grande pietà che dobbiamo nutrire, nella preghiera, gli uni per gli altri. Preghiamo gli uni per gli altri: farà bene a noi e farà bene a tutti»