Lo ha definito così Papa Francesco durante il recente viaggio in Repubblica Democratica del Congo. E mentre la giustizia arranca, resta vivo il ricordo dell’ambasciatore, ucciso il 22 febbraio 2021 nei pressi di Goma. «Luca ha servito lo Stato con umanità», dice la moglie
Oggi Papa Francesco incontra alcune vittime della guerra che da quasi trent’anni devasta l’Est delle Repubblica Democratica del Congo. Ecco come vivono alla periferia di Goma
Il cardinale Pietro Parolin, in Africa dall’1 all’8 luglio, toccherà il luoghi che avrebbero dovuto essere visitati da Papa Francesco. Intanto, però, nelle regione orientali della R.D. Congo, la situazione è tornata a essere tragica e incandescente. L’appello dei vescovi e la denuncia del Nobel Mukwege
Sono riprese in modo massiccio le ostilità nell’Est della Repubblica Democratica del Congo. «È la storia che si ripete!», denuncia l’arcivescovo di Bukavu mons. François-Xavier Maroy, di cui pubblichiamo l’accorato messaggio
Breve, ma intenso. Soprattutto carico di gesti simbolici. Il viaggio del pontefice in R.D. Congo e Sud Sudan mostra una volta di più la sua attenzione per emarginati e fragili, senza dimenticare le ingiustizie che provocano tante violenze e sofferenze
«Tutti riconciliati in Cristo» il motto scelto per la visita di Francesco, in programma dal 2 al 5 luglio. Tra i colori del profilo geografico della nazione il rosso per rappresentare «il sangue versato dai martiri, così come avviene tutt’ora nella parte est del Paese»
A un anno dall’uccisione dell’ambasciatore in Congo, le indagini arrancano ma restano il ricordo e l’impegno di chi lo ha conosciuto. A cominciare dalla moglie Zakia Seddiki e dalla sua associazione “Mama Sofia”
L’estrazione del minerale necessario alle batterie delle auto elettriche produce inquinamento e conflitti e si fonda sul lavoro forzato anche minorile. Nelle miniere del Congo il lato oscuro della “rivoluzione green”